La storia di Silvia Gione in GE.S.A.C. è una storia che parte da lontano. Silvia ha iniziato a lavorare nella cucina della mensa cittadina, la mensa delle ACLI da dove ha inizio la cooperativa.

Erano gli anni ’80 e da allora di strada ne è stata fatta molta. Silvia Gione ha raggiunto l’età per andare in pensione e ha accettato di raccontarci brevemente il suo percorso.

La mensa cittadina

“Sono entrata a lavorare nel ruolo di aiuto-cuoco alla mensa cittadina. È stata la mia prima attività lavorativa in una cucina. È lì che ho fatto esperienza nella ristorazione collettiva.” Con la acquisizione, da parte della cooperativa, della mensa della Presa Cementi, oggi Buzzi, di Robilante, Silvia continua il suo percorso professionale nelle cucine a servizio di grandi aziende.

Dal suo racconto si percepisce un profondo senso di soddisfazione e di orgoglio professionale che ha trovato modo di esprimersi e di svilupparsi nelle varie attività della cooperativa.

La Virgola

“Nel 2010”, prosegue Silvia, “la GE.S.A.C. apre a Cuneo il self-service ‘La Virgola’. Io nella nuova struttura sono la cuoca. Sono lì fino alla chiusura determinata dal lockdown e dalla pandemia: la prima settimana di marzo, del 2020”.

Anche per lei, come per tutti noi, questo è un periodo difficile. Come difficile è il periodo che prosegue con riaperture e chiusure di attività. Silvia inizia un percorso altalenante. Sono frequenti gli spostamenti per garantire il servizio in altre cucine.

“Con mio grande dispiacere ‘La Virgola’ non riaprirà più. Inizio a dare una mano nella ristorazione scolastica e nelle cucine delle case di riposo. Per un certo periodo, alla riapertura, lavoro all’altro self-service della GE.S.A.C., ‘Il Chiostro’, in piazza Seminario a Cuneo. È stato un periodo davvero complicato, difficile, di incertezza e insicurezza. Ma ho sempre lavorato.” Continua Silvia.

Oggi

Ora è cuoca alla casa di riposo di Boves, la “Mons. Calandri”. La sua esperienza e la sua professionalità sono apprezzate e lei stessa vive positivamente questo momento. Ora sta per terminare, con la pensione, il suo percorso lavorativo.

“Non cambierei nulla del mio lavoro passato e presente. Il periodo che ho trovato più gratificante è stato quello de “La Virgola”. Abbiamo trovato un buon affiatamento nel gruppo di lavoro. Proprio questo ha permesso di rendere il locale un punto di riferimento per la numerosa clientela.”

Il prossimo futuro

Il progetto per il futuro è quello di dedicare più tempo alla famiglia, ai nipoti soprattutto, e a sé stessa.

“Chiuderei questa intervista con una riflessione e un ringraziamento. Il mio percorso lavorativo nella cooperativa è stato positivo grazie alle persone con cui ho condiviso molti momenti, idee, prospettive. Queste persone, che ringrazio, mi hanno permesso di crescere sia umanamente che professionalmente.”

E noi non possiamo che ringraziare Silvia per tutto il lavoro fatto in questi anni.