Il tema degli anziani, dei servizi dedicati, delle Case di Riposo e dell’assistenza domiciliare, è di estrema attualità. Soprattutto da quando, con la pandemia, si è entrati in una profonda situazione di emergenza.

È di questi giorni, lunedì 20 giugno, la presentazione del “Quaderno 43” della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (FCRC) con i risultati delle ricerche socio economiche realizzate dall’Ufficio Studi e Ricerche.

Il titolo presuppone una nuova interpretazione dei servizi rivolti agli anziani: “Residenze di Comunità”. La Fondazione propone il Quaderno 43 per fornire dati utili a costruire una progettualità innovativa. Il sottotitolo è chiaro: “Un contributo per una filiera della residenzialità e delle cure domiciliari”. La ricerca è stata promossa e finanziata dalla Fondazione CRC e realizzata in collaborazione con Confcooperative Cuneo, l’Associazione Provinciale Cuneese Case di Riposo, l’Associazione La Bottega del Possibile e il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino.

Nel saluto iniziale il Presidente della FCRC, Ezio Raviola, scrive: “Il Quaderno 43 fornisce al lettore una fotografia inedita della rete delle case di riposo e restituisce una preziosa descrizione delle necessità e dei punti di forza che le strutture provinciali esprimono, a partire dal legame con il proprio territorio.”

In Provincia di Cuneo sono presenti numerose piccole strutture residenziali con un forte legame con la comunità e con il territorio. Le stesse però faticano ad offrire e gestire i diversi servizi di cui necessitano gli ospiti autosufficienti e, allo stesso tempo, i non autosufficienti. Per contro, nelle grandi strutture, pur in presenza di una diversificazione di servizi e di servizi di qualità, sono più complesse le relazioni interpersonali.

La stessa crisi, dovuta alla drammaticità della pandemia, ha accelerato la progettualità verso un nuovo sistema di servizi agli anziani, integrato sul territorio. Si parla, dove possibile, di aggregazione di piccole strutture, specializzazione di servizi per le diverse esigenze degli ospiti, domiciliarità e assistenza.

Diventa importante mettersi in rete con altre realtà presenti sul territorio e che rendono solide le comunità: il volontariato, le scuole, le aggregazioni sociali e associative.

“Tutto questo necessita di una forte capacità progettuale, di idee, di sperimentazione e risorse economiche. Soprattutto di un approccio innovativo, mediato e condiviso con le comunità locali”. Con queste parole Paolo Tallone, di Confcooperative, a seguito della presentazione del “Q43”, delinea i prossimi passi.

Continua Gabriele Gilardi dell’Associazione Provinciale Cuneese Case di Riposo. “Dobbiamo dialogare tra noi, razionalizzare i servizi che offriamo. È fondamentale aprirci all’esterno e collaborare con il sistema di welfare socio-sanitario presente sul territorio e con gli Enti Locali.”

Nell’ottica del futuro, operando in linea con quanto elaborato dall’ Ufficio Studi e Ricerche, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo promuove il “Bando Residenze di Comunità”. È un bando con due linee di intervento a sostegno dei servizi agli anziani.

Una prima linea mette a disposizione 500mila euro di contributi volti a sostenere interventi puntuali di miglioramento delle strutture esistenti. Tra questi l’acquisto di nuove attrezzature, l’aumento del comfort e del benessere per la vita degli ospiti e il miglioramento dello standard qualitativo dei servizi offerti.

Una seconda linea, realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo, promuove un fondo di garanzia per la messa in sicurezza e il rilancio delle case di riposo in provincia di Cuneo, sotto forma di finanziamenti erogati da Intesa Sanpaolo. La misura 2 mette a disposizione un plafond complessivo di oltre 1 milione di euro per i finanziamenti.

Per tutte e due le linee è essenziale la modalità aggregativa secondo specifiche modalità, come indicato nel bando sul sito www.fondazionecrc.it alla pagina dei “Bandi”.

Il Presidente Ezio Raviola commenta. “La Fondazione CRC ha da sempre avuto particolare attenzione al tema della residenzialità e delle cure domiciliari delle persone anziane. Con il ‘Q43’ abbiamo raccolto le istanze e le criticità pervenute dal territorio ed elaborato riflessioni e proposte. Emerge da questo studio una fotografia dettagliata e attuale della rete delle case di riposo, ancora fortemente condizionate dalla crisi degli ultimi due anni.

A partire da queste evidenze la Fondazione introduce due misure concrete presentando il ‘Bando Residenze di Comunità’ che, anche grazie a una stretta collaborazione con Intesa San Paolo, incentiva percorsi virtuosi di sostenibilità delle strutture, presidi sociali fondamentali per le nostre comunità”.