La riorganizzazione della rete territoriale dei servizi alla luce del PNRR  è il tema di cui si è discusso nel pomeriggio di giovedì 5 maggio al Centro Incontri della Provincia di Cuneo.

L’incontro, promosso da Confcooperative Cuneo a cui hanno partecipato numerosi amministratori e rappresentanti delle strutture presenti sul territorio, si configura all’interno del progetto INTEREGG ALCOTRA.

Tra i relatori, in videocollegamento, la Prof.ssa Elena Granata del Politecnico di Milano, vice presidente della scuola economia Civile (SEC).

Era presente in sala, come relatore, l’assessore alla sanità regionale Luigi Genesio Icardi. Con lui, al tavolo dei relatori, Luca Vignale, capo gabinetto del presidente della Regione Piemonte. Come moderatore Maurizio Serpentino, in rappresentanza di IRECOOP Piemonte, che, con l’occasione, ha parlato del progetto Pitem Prossimità.

Al centro del dibattito le nuove sfide che attendono il settore  Per rispondere a tali sfide tutti i soggetti in campo dovranno lavorare all’insegna della condivisione e della cooperazione.

“È un tema di cui vogliamo e dobbiamo parlare. La grave crisi che ha colpito le RSA ci sollecita e ci sprona a ripensare alla riorganizzazione dei servizi sanitari e assistenziali. Vogliamo farlo tenendo al centro il territorio, la comunità e la persona”. Sono queste le parole iniziali dell’intervento di Paolo Tallone, referente di Confcooperative Cuneo e direttore di GE.S.A.C..

La Prof.ssa Granata ha, con il suo intervento, stimolato il pubblico presente con idee, esperienze e proposte. Ha parlato di un sistema “ibrido”, costituito da più elementi di servizio diffusi sul territorio che possano soddisfare le esigenze dei cittadini più anziani e, più in generale, della comunità.

“Quella di oggi è una riflessione sul futuro delle RSA” ricorda l’assessore Icardi nelle sue conclusioni. “Sono quasi 800 le strutture in Piemonte (con quasi 40mila posti letto), e capire dove andare è un dovere. L’assessorato regionale è consapevole della necessità di un intervento di sostegno sulla situazione tragica delle strutture per anziani.”

Continua Paolo Tallone: “Dobbiamo arrivare a proposte concrete. Questo, come altri incontri e dibattiti recenti sul tema, deve portare idee e considerazioni così da aiutare gli amministratori locali e delle case di riposo a ripensare ai servizi per le persone più anziane”.

“Rivitalizzare un territorio, renderlo vivo e appetibile e, allo stesso tempo, portare i servizi e capire se domiciliarità e lavoro di cura. Tutto ciò per aumentare il benessere della popolazione.” Questo l’auspicio conclusivo di Maurizio Serpentino.