“Parlare di Case di Riposo in questo momento è difficile. Lo tsunami del COVID-19 ha determinato elementi di sofferenza umana e psicologica di ospiti, operatori e parenti. Oggi la guerra acuisce ulteriormente le criticità organizzative e territoriali del sistema di assistenza”. Esordisce in questo modo Paolo Tallone, direttore di GE.S.A.C. e referente per la Provincia di Cuneo di Confcooperative.

È noto che la pandemia ha messo in crisi il sistema delle case di riposo e, più in generale, di assistenza agli anziani. In effetti sono emerse le criticità che, in diverso modo, si erano notate negli ultimi anni. La crisi che ha colpito le case di riposo ci invita a rivedere e riorganizzare il sistema con una maggiore integrazione tra i servizi pubblici e privati sul territorio.

In questi due anni se ne è parlato molto, sia sui giornali che attraverso incontri e convegni. Ora, alla sofferenza determinata dalle risorse professionali ed economiche, si aggiunge l’improvviso rialzo della bolletta energetica e l’aumento dei costi di gestione.

“Con la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, visti i problemi emersi, abbiamo avviato un percorso di ricerca e studio per definire percorsi di cambiamento e proposte operative”. Dice Paolo Tallone che partecipa al tavolo di lavoro della Fondazione in rappresentanza di Confcooperative con la Associazione Provinciale delle Case di Riposo e “La Bottega del Possibile”.

È necessario razionalizzare il sistema dell’assistenza. Così come è necessario progettare un’offerta di servizi integrati sul territorio; là dove anche le strutture hanno bisogno di una gestione manageriale.

“Tutto questo è vero, come è vero, e doveroso per noi, sistema cooperativo, garantire la qualità dei servizi, l’innovazione e l’adeguatezza degli stessi. Al tempo stesso dobbiamo salvaguardare il lavoro delle persone, le professionalità dei nostri soci lavoratori e dei nostri dipendenti e una organizzazione del lavoro coerente con le esigenze degli utenti”. Con queste parole Paolo Tallone inquadra la sfida che attende le aziende che fanno riferimento a Confcooperative nei prossimi mesi.

Lo studio portato avanti dal gruppo di lavoro che fa capo alla Fondazione sarà pubblicato su un Quaderno che è già in fase di realizzazione.

“Nel frattempo, ci sono proposte che stiamo valutando e progetti allo studio. Stiamo ragionando su azioni di sperimentazione su uno specifico territorio”. Sono azioni di razionalizzazione e integrazioni tra diverse attività di servizio che hanno come obiettivo il benessere delle persone anziane nel proprio ambiente.

Il sistema intanto è in attesa di un cambiamento che possa permettere di reggere alle difficoltà emerse in questi ultimi due anni e garantire un livello di assistenza adeguata e in linea con i tempi.